Regia di Jung Huh vedi scheda film
Un cinquantenne uomo d'affari vive assieme alla sua famiglia in un moderno appartamento situato alla periferia di Seoul. L'uomo ,oltre ad essere affetto da una "leggera" fobia per l'igiene ,ha anche continue allucinazioni visive nelle quali si materializza la figura di suo fratello maggiore, un uomo povero ,disilluso, e ai margini della società, che lui ha sempre egoisticamente rifiutato di aiutare. All'ennesima richiesta di aiuto da parte di quest'ultimo, il ricco uomo d'affari,per redimersi e trovare una definitiva pace interiore, decide così di fare visita all'amato/odiato fratello; naturalmente la vicenda prenderà una piega inaspettata, che farà vacillare non poco l'attempato cinquantenne con la fobia per il sapone..
Passato totalmente in sordina,questo "Hide and seek" è un buon thriller coreano non privo di qualche momento godibile. Meno "pittorico" di molti altri film made in Sud Corea, ha dalla sua una buona fotografia e un buon livello di recitazione generale, nonostante gli attori non siano eccelsi. La sceneggiatura risulta essere di discreto livello, se si escludono un paio di colpi di scena fin troppo prevedibili,e l'insistenza monocorde di alcune situazioni che a lungo andare si ripetono in maniera un po' inutile,ma il ritmo tiene,e tutto sommato la visione prosegue senza intoppi. Il regista non opta per la violenza (che è centellinata in maniera sobria ed equilibrata) fine a se stessa,ma per un registro filmico che vira più su altri lidi visivi e narrativi; egli ,infatti,attraverso una messa in scena leggermente "occidentale" cerca di descrivere(senza mai puntare troppo il dito) le divergenze sociali del suo paese, ambientando la vicenda in due quartieri completamente agli antipodi (ultra moderno e tecnologico uno, decadente,sporco e sudicio l'altro). Niente che faccia gridare al capolavoro,sia chiaro, ma comunque una pellicola godibile e di tutto rispetto.
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