Regia di Todd Haynes vedi scheda film
Todd Haynes da lezioni su come confezionare formalmente un ottimo film....ma non aggiunge altro.
Film di complessiva pregevole fattura ma freddo. Emozioni prossime allo zero. Forse avevo aspettative troppo elevate o forse non era la serata giusta, però non credo che questa pellicola resterà nei miei ricordi. Tratta da un romanzo è probabile che la sceneggiatura sia stata “costretta” dentro al libro ma quasi due ore per svolgere il tema “donna che prende definitivamente coscienza e accetta la propria natura” e “donna che scopre quale sia la propria natura” sono tante e, troppo spesso, il coinvolgimento emotivo è inesistente. Si lo so, l’insidia del melodramma e della lacrima facile era in agguato e il regista le evita accuratamente, ma non aggiunge altro ad una efficace narrazione, un’ottima ambientazione negli anni 50 e un’ottima colonna sonora che completa, arricchisce e qualche volta supplisce al narrato (anche se troppi riferimenti ad armonie di un certo Philip Glass sono evidenti). Due momenti mi sento di annotare: la scena intima delle protagoniste, svolta con estremo garbo, delicatezza e le inquadrature finali dove lo sguardo magnetico e l'espressività di Cate Blanchett danno il meglio di se all’interno di una pellicola dove va comunque rilevata (sempre) la sua magistrale interpretazione. Si potrebbero, infine, proporre altre riflessioni: il contesto sociale americano nel quale si svolge la vicenda e l’evidente coraggio nel proporsi “diverse”, “l’inconsistenza” delle due figure maschili che dovrebbero contrapporsi a quell’amore saffico, ma mi sembrano delle ovvietà che, a mio modestissimo parere, non consentono, anche sommate al già commentato, ad un buon film di diventare un grande film. Qualche statuetta la rimedierà ma per me fatica ad arrivare al 7. Arrotondo per eccesso.
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