Regia di Steve Martino vedi scheda film
Fin dal principio l'opera cerca di sovrapporre più linguaggi per parlare ai grandi e ai piccini.
Snoopy lo consegniamo ai bambini con le sue mirabolanti avventure contro il barone rosso, Charlie brown e la sua sempiterna cotta verso la ragazzina dai capelli rossi agli adolescenti, agli adulti lasciamo la sempre verde metafora di un modo infantile che scimmiotta la società americana.
Il risultato è un collage poco riuscito di strisce giustapposte buono solo a ricordare che c'è qualcosa di meglio in libreria.
Le storie non si amalgamamo e la sceneggiatura si trascina stanca con un'elencazione di personaggi e situazioni.
Alla fine della fiera non è nè un film per bambini, nè per adulti.
Un affresco scolorito che dimentica la complessità della lezione di Schultz avvicinandosi più alla descrizione di un mondo di sogni e balocchi che un simbolo che rimanda alla società dei consumi.
La tagliente ironia diventa conformismo accomodante fino ad arrivare all'appagamento dei desideri di Charlie Brown con il bacio della sua amata.
Charlie Brown è un eterno perdente perchè la vita vanifica i progetti e i desideri ma la sua bellezza è nella coazione ad inseguirli.
Quindi, per favore intervenga un censore e cancelli la scena finale!!!
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