Regia di Steve Martino vedi scheda film
Sono andata a vedere Snoopy & Friends senza grandi aspettative e senza nemmeno troppe informazioni. Infatti, quando ho letto nei titoli di testa che la sceneggiatura era di Bryan Schulz e Craig Schulz, figli di Charles, il geniale creatore delle strisce di fumetti più famose del mondo, ho messo da parte i pregiudizi e mi sono lasciata andare. Ebbene, mi sono trovata a sorridere, ridere di gusto e commuovermi davanti a quei bambini così adulti. Il protagonista indiscusso del film è Charlie Brown, looser per eccellenza che dovrà affrontare la sua timidezza per conquistare la nuova compagna di classe, la Ragazzina dai capelli rossi. Accanto alle disavventure di Charlie Brown, vediamo Snoopy intento a scrivere a macchina, sopra la sua casetta rossa, le imprese eroiche del suo alter-ego, l'asso dell'aviazione della Prima guerra mondiale.
È evidente che in un film di 88 minuti non si possa approfondire la psicologia di ogni personaggio, perciò gli sceneggiatori hanno piuttosto puntato i fari su due protagonisti (Charlie Brown e Snoopy), mantenendo comunque tutte le caratteristiche principali degli altri Peanuts. In questo senso il film funziona perché la trama risulta semplice e lineare, tuttavia uno dei personaggi è stato decisamente ridimensionato: si tratta di Linus, il più complesso da sviluppare in tutte le sue sfaccettature. I fans di Linus (me compresa!) rimarranno forse un po' delusi, ma giungeranno alla conclusione che questa scelta è giustificata se si pensa al prodotto finale, un film destinato comunque a un vasto pubblico. Per approfondire dunque bisogna andare a ripescare i fumetti, sfogliarne le pagine, fermarsi a leggere le filosofiche sentenze di Linus, le tiranniche affermazioni di Lucy, le lapidarie conclusioni di Sally e innamorarsi di ognuno di loro.
Insomma, il film è piacevole e può servire ai neofiti per iniziare a leggere i libri e ai veterani per ricordarsi di quando sono entrati in quel meraviglioso mondo creato da Charles M. Schulz.
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