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Geronimo

Regia di Tony Gatlif vedi scheda film

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La recensione su Geronimo

di fratellicapone
8 stelle

...l'amore di due ragazzi vince sull'odio reciproco e la violenza delle diverse comunità a cui appartengono...

Una particolare caratteristica del cinema francese e tedesco, in base ai film che ho visto, è l’interesse verso le comunità di etnia diversa presenti nel paese.

Questo mi sembra del tutto assente nel cinema italiano. Forse l’unico film italiano che ricordo è Into Paradiso, originale e anche divertente.

Presso il Goethe Institut e il Centro culturale francese di Palermo ho visto numerosi film che trattano, taluni in modo assolutamente coinvolgente e serrato (per esempio //www.filmtv.it/film/43114/when-we-leave/  oppure //www.filmtv.it/film/46173/la-desintegration/ ed anche //www.filmtv.it/film/45734/kaddisch-for-a-friend/ e //www.filmtv.it/film/56983/eastern-boys/ , i problemi di integrazione e i rapporti tra le minoranze di nazionalità diversa e la comunità nazionale del paese in cui si trovano.

In Geronimo siamo in Francia, in un posto vicino al mare, e il personaggio che tiene insieme tutti è Geronimo, una bella e delicata ma tosta ragazza che svolge l’attività di assistenza sociale, o qualcosa del genere, per queste minoranze e per favorirne la coesione e i rapporti tra etnie diverse. Nel caso specifico sono turchi e rom. Il film inizia con una ragazza vestita da sposa che fugge a rotta di collo (...mi è venuta in mente la scena finale de Il laureato, ma non c’entra niente) inseguita da qualcuno che non si vede.

La ragazza è terrorizzata e incontra un ragazzo che la cerca e fuggono insieme in moto e si rifugiano in un posto abbandonato, una vecchia fabbrica o deposito. La ragazza è fuggita nel giorno del matrimonio per non sposare l’uomo a cui la famiglia l'aveva destinata. La ragazza è turca e nella cultura di questa comunità, molto coesa e familiaristica, questo è un comportamento inconcepibile. Il ragazzo con cui è fuggito è un rom. Il film è tutto nel meccanismo di clan che si mette in moto, da un lato il fratello della ragazza e i suoi familiari e lo sposo mancato che cercano la ragazza. Dall’altro il ragazzo rom e la ragazza che con l’aiuto di Geronimo e della famiglia del ragazzo cercano di sfuggire alla vendetta. Instancabile e apparentemente inesauribile è Geronimo interpretata da Celine Sallette che si spende senza posa per tutto il film per cercare di non far degenerare la situazione. Il film, seppure con qualche divagazione di troppo, trasmette molto bene la cultura che permea questa gente e che solo alla fine riuscirà a trovare una soluzione.

Memorabile è la scena del ballo, permeato di sessualità e violenza, come una sorta di combattimento figurato tra i rom e i turchi. Faccio mie le parole dell’altra recensione (smithee) in ordine alla giovane coppia di innamorati, sembrano due cretini e sono assolutamente insopportabili. Non è colpa degli attori ma di come il regista ha tratteggiato i personaggi. Bravissima e di una bellezza sbattuta è Celine Sallette.

 

PS: film visto in lingua originale con sottotitoli nella rassegna organizzata dal Centro culturale francese di Palermo che non ringrazierò mai abbastanza.

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