Regia di Sarah Gavron vedi scheda film
Un film necessario su un tema importante, che avrebbe meritato una regia più coraggiosa
Dispiace trovare difetti in un film che tratta una tematica tanto importante e necessaria, però, dal punto di vista strettamente cinematografico, Suffragette è una gran delusione: un film storico come se ne facevano negli anni Cinquanta o forse anche prima, estremamente lineare, senza un guizzo di regia, un gioco di macchina, una trovata di sceneggiatura. Certo, la storia è avvincente; certo, era necessario raccontarla e raccontarla ancora; certo, servità a ricordare quanto hanno sofferto e lottato le donne prima di ottenere quanto loro sarebbe spettato di diritto, in quanto esseri umani esattamente come i maschi. Questi sono tutti elementi positivi, non c'è dubbio. Però la storia è portata avanti in maniera talmente classica, talmente prevedibile che - caso più unico che raro - si ha l'impressione che vista alla televisione darebbe maggior soddisfazione. Poi, le attrici sono brave e bravi anche i pochi - e odiosetti - attori; belli i costumi; accurata la ricostruzione d'epoca; c'è persino un dotto tentativo finale - già sui titoli di coda - di strizzare l'occhio al pubblico più colto (o anche solo più acculturato sulla letteratura femminile e femminista), proponendo la lettura di qualche passo da Dreams di Olive Schreiner: ma, purtroppo, manca una mano di regia più sicura (o più coraggiosa?) - e una sceneggiatura meno "televisiva". Le tre stelline e mezzo sono per la tematica.
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