Jake Davis (Russell Crowe), un romanziere di successo, si ritrova a combattere contro il mondo dopo che un incidente d'auto mortale lo ha lasciato da solo a crescere la figlia di cinque anni Katie. Afflitto dal senso di colpa per la perdita della moglie, Jake deve vedersela con le difficoltà quotidiane del crescere una bambina e con le pressioni dei prepotenti parenti che vorrebbero portargliela via. Una volta cresciuta e divenuta ormai trentenne, Katie (Amanda Seyfried) lotterà contro i traumi che derivano dalla sua travagliata infanzia.
Note
Muccino asseconda e infiamma con la sua macchina da presa febbrile ogni piega mélo, tenta di sopperire allo schematismo di una sceneggiatura telefonata (e alle prove debolissime degli interpreti del segmento presente, Aaron Paul e Amanda Seyfried) scavando il pathos nelle corse a piedi e in bici. Sfida il ridicolo, consapevole, e ne esce sconfitto.
Una trama non originale ma con buona sceneggiatura ed interpretazione in particolare di Russel Crowe. Una mancata elaborazione del lutto associato ad un complesso edipico della protagonista. Un film da vedere anche se risente di un forse eccessivo sentimentalismo ed un finale di tipo holliwoodiano
Diviso tra i suoi guizzi autoriali più sinceri e la necessità di inserirsi nel cinema americano di cassetta, Muccino realizza un film impeccabile da un punto di vista tecnico e non privo di una certa autenticità, anche se un’ombra di retorica pare sempre in agguato. Voto 6,5/10.
Prevedibile, banale nonostante il tentativo di una trama articolata. Il regista e gli attori possono anche essere eccelsi, ma se la sceneggiatura non regge...il film non regge....
Recuperata la visione in dvd . Muccino si conferma bravo regista a livello formale e nel suscitare emozioni, come ha sempre fatto. Bravi gli interpreti.
In un mondo grigio attraversato da spifferi, ambiguità e incertezze (il cinema di) Muccino è una garanzia granitica.
Potremmo dire "muccinata" e già avremmo spalancato le porte della percezione, definito inequivocabilmente il valore e la densità dell'opera, aperto e chiuso un commento esaustivo a Padri e figlie. Un merito, la riconoscibilità della… leggi tutto
Il sentimentalismo che mi lega a una simile storia, condiziona il mio giudizio verso quest’ultima fatica (mai termine fu più azzeccato visto che ho proprio la sensazione che il regista abbia fatto una faticaccia) del Muccino senior, da me sempre evitato, con tanto di storcimento del naso ad ogni sua apparizione, non solo cinematografica, dopo la visione mi sono ricordata il motivo… leggi tutto
"Padri e figlie" è il titolo che Jake Davis (R. Crowe) da al romanzo col quale ottiene maggiore successo. Sviluppandosi su due piani temporali diversi,il film narra della crescita della figlia di Jake -scrittore che è altalenante tra libri di successo e flop totali-Katie, impersonata da Kylie Rogers da bambina; da Amanda Seyfried da adulta. Katie perde la mamma nel 1989, durante… leggi tutto
Non ho mai amato particolarmente il cinema di Muccino, ma questo film mi è piaciuto molto perchè ha toccato le corde del mio cuore, emozionandomi come non mi succedeva da tempo. Per tanti la trama sarà stilisticamente furba e studiata a tavolino per commuovere, per altri una sterile e classica "muccinata", ma io non mi lascio influenzare dai pregiudizi che ci sono da sempre…
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Commenti (6) vedi tutti
Una trama non originale ma con buona sceneggiatura ed interpretazione in particolare di Russel Crowe. Una mancata elaborazione del lutto associato ad un complesso edipico della protagonista. Un film da vedere anche se risente di un forse eccessivo sentimentalismo ed un finale di tipo holliwoodiano
commento di massimo45Un po' di buoni sentimenti, un po' di forzature, ma il film merita e ha un buon ritmo. Non condivido la stroncatura di cui sopra.
commento di Artemisia1593CAPOLAVORO ASSOLUTO
leggi la recensione completa di GIGLIATO74Diviso tra i suoi guizzi autoriali più sinceri e la necessità di inserirsi nel cinema americano di cassetta, Muccino realizza un film impeccabile da un punto di vista tecnico e non privo di una certa autenticità, anche se un’ombra di retorica pare sempre in agguato. Voto 6,5/10.
commento di alexio350Prevedibile, banale nonostante il tentativo di una trama articolata. Il regista e gli attori possono anche essere eccelsi, ma se la sceneggiatura non regge...il film non regge....
commento di nissaki66Recuperata la visione in dvd . Muccino si conferma bravo regista a livello formale e nel suscitare emozioni, come ha sempre fatto. Bravi gli interpreti.
commento di alfbester