Regia di Massimiliano Bruno vedi scheda film
Partendo da un idea non troppo originale, questa commedia si avvale di un nutrito cast di attori che cercano di tenere in piedi con qualche battuta un film che di per se non dice nulla e non porta da nessuna parte, viene poi penalizzato, come succede spesso quando si tenta di prendere o di imitare delle trame già sfruttate da altri film.
Il ruolo principale dello psicologo, affidato a Bisio, oltre che non essere volutamente credibile, non è né serio, né fa sorridere.
In “Confusi e felici“ viene usato il ribaltamento dei ruoli, i pazienti che si prendono cura del loro analista, mal il tutto viene fatto in modo maldestro che alla lunga appesantisce la visione.
L’intento, magari simpatico, era quello di mettere in discussione la figura dello psicologo, riferimento fino ad allora per un gruppo di pazienti, ma alla fine ne esce solo qualche risata fine a se stessa che non vale la visione del film.
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