Stavisky è un simpatico truffatore d'alto bordo, legato ai centri del potere politico; nonostante i consigli del suo segretario, emette falsi buoni di cassa del Credito Municipale. Lo scandalo scoppia e viene subito strumentalizzato dalla destra; Stavisky viene trovato morto: suicidio di Stato?
Note
Alain Resnais ricostruisce un episodio storico dando largo spazio alla sua raffinata poetica della memoria; ne risulta un film prezioso, complesso, di sottile malinconia e di raffinata ricostruzione storica, in cui Stavisky è messo in parallelo con l'esilio di Lev Trockij.
Alexandre Stavisky, o “le beau Sacha”, fu un noto frodatore francese di origine ucraina. L'editore si ritrovò nel mirino della cronaca scandalistica quando dall’inizio degli anni trenta, su ispirazione dell’italo-americano Charles Ponzi, attuò una grossa truffa che consisteva nel manipolare la grana proveniente da… leggi tutto
Il termine “truffatore” che il titolo(italiano) propone sarebbe stato adatto se i contenuti del film fossero stati altri,perché Alain Resnais,com’è suo solito,ingaggia una lotta senza armi,da filosofo che colleziona un florilegio di frasi concluse sempre con punti di sospensione,con la progressione temporale dei fatti,con la cronologia che di solito compone il tracciato comprensibile di… leggi tutto
Voto 5. Sopporto a stento questo cinema razionalistico, che intreccia improbabili parallelismi tra la storia del faccendiere – canaglia – manigoldo di origine russa ed il destino di Trotskij, esule non tanto gradito in Francia. L’ironia graffiante stampata sul volto di Belmondo stempera un po’ questo intento troppo pensato e per niente ispirato, ed alla fine l’impressione è di una… leggi tutto
Alexandre Stavisky, o “le beau Sacha”, fu un noto frodatore francese di origine ucraina. L'editore si ritrovò nel mirino della cronaca scandalistica quando dall’inizio degli anni trenta, su ispirazione dell’italo-americano Charles Ponzi, attuò una grossa truffa che consisteva nel manipolare la grana proveniente da…
Un film storico/politico di quelli che in Italia probabilmente sarebbero stati diretti da Francesco Rosi (v. Il caso Mattei o Lucky Luciano). Qui, invece, siamo in un film scritto da Jorge Semprun, sceneggiatore che tende più a Proust che a Dumas, e diretto da Resnais, regista che ha spesso intrecciato la dimensione cronologica con i processi mentali dei suoi personaggi.
La tragica…
Sono plurime le motivazioni per il grande entusiasmo di fronte alla proposizione "tratto da una storia vera". Sentendo queste quattro parole serpeggiare all'interno del pubblico cinematografico, si può arrivare…
Commedia-gangster ben recitata,pulita e inappuntabile nella scenografia ,tutto per descrivere un truffatore finanziario come ne circolano anche ai nostri giorni dove la finanza detiene un potere quasi planetario.Peccato che il tutto sia esangue,senza nerbo...insomma...non da nessuna emozione.....proprio nessuna....almeno a me.,nonostante il sempre bravo Belmondo.
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Commenti (1) vedi tutti
Mi aspettavo un bel film di azione con la garanzia Belmondo,invece mi sono dovuto sorbire un palloso mattone di due ore.
commento di wang yu