Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Un triangolo amoroso, una triplice infedeltà in salsa comico-macchiettistica come compete a Verdone: Stasera a casa di Alice è tutto qui, e purtroppo non c'è proprio altro. La sceneggiatura del regista e protagonista e dei collaboratori fissi Benvenuti / De Bernardi è farcita di incongruenze, banalità e momenti addirittura imbarazzanti nella loro pochezza e faciloneria; senza dimenticare che mettere la Muti protagonista e lasciarla in mano a un regista che notoriamente non sa dirigere gli interpreti come Verdone, è già di per sè consegnare il film allo sfacelo. Sintomatica dello spirito del film è la scena in cui la Muti si spoglia a una festa: appena tolto il reggiseno, parte il primo piano sulle tette. Godurioso. Prolungato. Fisso. Estatico. Morboso, sostanzialmente. Castellitto fortunatamente è un'ottima spalla, Verdone attore non si discute, ma qui è proprio la storia a fare acqua da tutte le parti, a denunciare le (d'altronde già in passato chiarite) velleità populiste del cinema dell'artista romano. Colonna sonora roccheggiante - e può benissimo starci - a cura di Vasco Rossi e Gaetano Curreri degli Stadio (già in passato, per Borotalco, al fianco di Verdone); particine laterali per Cinzia Leone e Yvonne Sciò, quest'ultima già resa popolarissima da uno spot televisivo fra i più idioti (e quindi riusciti) di sempre ("Mi ami? Ma quanto mi ami?") e destinata a una notorietà ancora maggiore - e perciò ancor più immeritata, a ben vederne le inconsistenti doti artistiche - dal programma tv Non è la Rai (1991). 3/10.
Alice, bella e disinibita, seduce Filippo, padre di famiglia. Saverio, cognato (e socio nel lavoro) di Filippo, interviene per spegnere l'infatuazione dell'uomo, ma fatalmente si innamora anche lui di Alice.
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