Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Piaccia o non piaccia, Carlo Verdone raramente ha toppato. È difficile trovare un film veramente brutto nella sua trentennale carriera. Due anni dopo aver realizzato quello che è molto probabilmente il suo capolavoro (Compagni di scuola) e l’anno prima di un altro suo ottimo film (Maledetto il giorno che t’ho incontrato), ecco due film mediocri, Il bambino e il poliziotto (il peggiore) e questo Stasera a casa di Alice.
Proseguendo sulla strada della rappresentazione del piccoloborghese medio (testimone raccolto dal Sordi degli anni sessanta), Verdone inserisce il suo consueto personaggio nevrotico e buffo (qui gestisce un’agenzia di viaggi per mete sacre) in una storia stiracchiata e discretamente confusa che mette al centro un insolito triangolo amoroso i cui due altri lati sono occupati dal cognato fedifrago Sergio Castellitto e dall’amante (prima di uno e poi dell’altro) Ornella Muti.
I difetti di base sono molti: la debolezza del personaggio di Alice, scritto superficialmente (stranamente per Verdone, Benvenuti e De Bernardi, che hanno creato in altri tempi bellissimi personaggi femminili come la Margherita Buy di Maledetto il giorno, l’Asia Argento di Perdiamoci di vista! o la Francesca Neri di Al lupo! Al lupo!) e interpretato senza nerbo da Ornella Muti; la mancanza di un registro regolare che non sa contaminare quello brillante con quello drammatico, mantenendosi su uno stile deludentemente dolceamaro; una certa assenza di ritmo.
All’attivo ha la rockettara colonna sonora di Vasco Rossi, la cui maggiore responsabilità è comunque ascrivibile a quel grande cantautore che risponde al nome di Gaetano Curreri.
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