Regia di John Carpenter vedi scheda film
Un inedito Carpenter mette in scena un film per famiglie in cui non manca, come sempre, un'occhiata di scorcio alle angosce umane. In maniera leggera e discreta si fa luce sul paradosso più strambo dell'animo umano, la coesistenza di curiosità e xenofobia. L'uomo osserva, manda segnali, attende ma in fin dei conti non riesce mai ad essere ospitale se non ha il completo controllo della situazione. E' ciò che accade, in scala individuale, anche alla protagonista che ha un iniziale disorientamento/paura cui segue immediato un moto di solidarietà che sfocia poi in altro. Se c'è una pecca, sta nell'eccessivo rimarcamento dei ruoli tra buoni e cattivi con l'ovvio corollario di un finale più che scontato. Nel complesso, comunque, il film si lascia guardare, gli attori sono bravi e la regia molto accorta. Un buon prodotto di genere.
Molto intelligente la sua regia, gioca molto d'esperienza e sa quando piazzare le sue carte. Difficile controllarsi quando si hanno in mano undici (tante ne avevo contate all'inizio) sfere "magiche" che ti permettono di fare un po' tutto, eppure lui ci riesce e lascia sempre nello spettatore la curiosità di capire cosa accadrà e l'attesa di una sorpresa. Abusa delle leggi fisiche e talora esce un po' dal seminato ma nel complesso è coerente con le regole iniziali (cosa che chiunque faccia un buon film di fantascienza sa di dover fare) e senza mai forzare troppo la mano. Idem per gli effetti speciali, dosati in maniera impeccabile.
Straordinario. Da vita ad un personaggio unico, caratterizzandone espressioni ed andatura in un quadro molto verosimile.
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