Regia di Makoto Shinkai vedi scheda film
5 Centimestri al secondo è un film d'animazione giapponese del 2007, diretto da Makoto Shinkai (classe 1973). In Giappone è ritenuto da molti critici come il possibile successore di Hayao Miyazaki; il giovane autore ha più volte evidenziato il suo amore per lo stile del grande maestro, in particolar modo adora Laputa
L'opera di Shinkai è un'intesa storia d'amore ,tra due giovani giapponesi, rivolta soprattutto ad un pubblico maturo in grado di comprendere ed apprezzare il contenuto estremamente poetico.
Il film, da un punto di vista contenutistico si avvicina moltissimo allo stile del primo Wong Kar wai, sia per quanto riguarda la struttura del film (diviso in 3 episodi, con un uso massiccio della voice-over che serve come riflesso delle emozioni dei protagonisti) ma soprattutto per la messa in scena delle relazioni amorose: un amore vero, profondo, a tratti lacerante e soffocante a tal punto che i protagonisti si sentiranno prigionieri dei propri sentimenti e non riusciranno ad andare oltre....
Tuttavia il vero amore è destinato a finire un po' come le scatole di ananas che scadono in Hong Kong Express di Wong Kar-Wai.
Da un punto di vista tecnico, il lavoro è strepitoso, le animazioni sono bellissime (una goduria per i nostri occhi) ed iper-realistiche, ricche di dettagli, inoltre sono rimasto molto stupito dal sonoro, in particolare modo dalla corsa del treno.
La breve durata del film è un altro parametro positivo ed aiuta il pubblico a rimanere concentarto per tutta la durata del film (63 minuti).
Ottima la colonna sonora, soave e dolce che attraversa e si introduce con eleganza nel nostro cuore.
5 centimetri al secondo -che indica la velocità con cui i ciliegi cadono al suolo: titolo molto emblematico atto ad evidenziare lo scorrere veloce del tempo, una costante del suo cinema (per la cronaca, il tempo è un parametro rilevante anche per Mamoru Hosoda, anche lui da molti considerato come l'erede del grande maestro)- è un film incantevole, una vera e propria opera d'arte .
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