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Il nome del figlio

Regia di Francesca Archibugi vedi scheda film

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La recensione su Il nome del figlio

di will kane
5 stelle

Una serata romana in terrazza, una cena tra parenti con un amico speciale, un legame tra i commensali che viene dall'infanzia, due fratelli figli di un parlamentare di sinistra, ma se la figlia è sposata ad un professore universitario con ambizioni letterarie frustrate e troppo legato allo smartphone, il figlio, in procinto di diventare padre a sua volta, ha scelto di essere di destra, anche per reazione. Tra una chiacchiera ed uno scherzo, scatta un gioco a darsi addosso, se non proprio al massacro, che scoprirà molti segreti mai confessati, e farà pensare a tutti di non conoscere così bene come pensava, gli altri. Francesca Archibugi gira una dramedy che è il rifacimento italiano del francese "Cena tra amici", di tre anni fa: cast interessante, composto da Alessandro Gassman, Valeria Golino ( i fratelli Pontecorvo), Luigi Lo Cascio ( il marito della Golino), Rocco Papaleo (l'amico storico del gruppo, eterno single), e Micaela Ramazzotti (la moglie incinta di Gassman), e quando l'aggressività esplode, il film viaggia bene, rivelando  a più riprese una discreta mano nel mettere tutti contro tutti. Quel che non convince è il ritratto dell'intellighenzia di sinistra, snob come ogni stereotipo vuole ( i figli chiamati Pin e Scintilla, come Papere di "Verso sera".....), le forzature che la sceneggiatura impone al racconto, rimettendo insieme i cocci misteriosamente dopo liti roventi, senza prendersi la briga di spiegarle minimamente, stemperando fin troppo il clima creatosi sullo schermo. Rimane un'operazione riuscita a metà, incerta, mai troppo divertente, che non porta alla riflessione sui rapporti familiari e di amicizia, e qua e là, duole ammetterlo, si avverte un retrogusto intellettualoide nei dialoghi, non leggero da smaltire. 

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