Regia di Francesca Archibugi vedi scheda film
Il cast sembra confezionato per un prodotto vincente:tre attori uno bellissimo,uno simpatico e l altro intellettuale.In piu' la Golino che sembra vivere una seconda giovinezza e la Ramazzotti in splendida forma nella parte della solita svampita ingenua.
La trama e' brillante,la sceneggiatura arguta e ricca di battute e con espressioni che colpiscono.Ma.....
Gia' quella macchina da presa che ruota sugli attori come impazzita,non era necessaria muoverla di continuo e non rende bene l'idea dello sfasamento dei personaggi , ognuno dei quali nasconde la sua verita'.Forse sono decorativi anche i bambini che non aggiungono niente alla storia.
E mentre si ridacchia delle malignita' reciproche in un gioco al massacro che sembra non avere fine,ci si rende conto che l'amicizia vera non esiste e che l'unica in qualche modo salvabile,anche se rozza e ignorante e' proprioa la neo scrittrice.E quando il dramma si compie sull'ennesima rivelazione che manda in bestia i fratelli e stupiscetutti noi,si resta cosi come nell'attesa di qualcosa che non si compie .Dopotutto e' un film piacevole,che magari non e' un capolavoro,ma riesce a entusiasmare.Gassman da' il meglio di se' come poche altre volte,ma e' Papaleo che sornione, gestisce il tutto e chiude la sciarada. Inutile fare paragoni con l' originale francese:e' come chiedere a un viennese di rifare "Johnny stecchino".
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