Regia di Christopher Denham vedi scheda film
Fiacco survival movie senza alcun motivo di interesse. Pressoché inutile, quasi inesistente, la blanda critica sulla caccia. Ottima invece la colonna sonora.
Wit, il compagno Mike e suo fratello Sean entrano senza permesso in una riserva recintata, per passare qualche giorno immersi nella natura, praticando la caccia. Ma qualcosa di strano capita loro la prima notte, passata in tenda: al risveglio si accorgono che i loro oggetti personali sono stati rubati e ciascuno di loro presenta una ferita, a forma di X, sulla fronte.
L'attore Christopher Denham in un paio di occasioni ha tentato di porsi dall'altro lato della macchina da presa. Questo Preservation, firmato da Denham anche come sceneggiatore, rappresenta il tentativo di mettere in scena il classico survival movie con un gruppo di disperati alle prese di un gioco al massacro, perpetrato senza un filo logico da una generazione di giovani ossessionati da social network, chat e selfies. Purtroppo l'azione tarda a manifestarsi, e segue oltre mezz'ora di dialoghi riempitivi e monotoni. Quando si inizia a tracciare il senso degli eventi, Preservation finisce nel difficile confronto con predecessori di qualità (ovviamente con il film di Boorman su tutti) perdendo in termini di resa. Definito il contesto tutto si svolge in maniera prevedibile, con sconfinamento nel paradosso quando l'attrice Wrenn Schmidt assume atteggiamenti da Rambo in gonnella. Va bene che scopriamo essere incinta, ragion percui combatte energicamente, ma dato che Denham percorre all'inizio un'atmosfera verosimile, il quarto d'ora finale risulta poco conforme al precedente girato. Sullo stesso argomento è molto meglio il successivo film australiano, Killing ground (2016)
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