Regia di Christopher Denham vedi scheda film
Seconda prova, credo, per Denham, che continua a cimentarsi con l'horror/thriller, questa volta bazzicando il sottogenere del survival con puntatina nel revenge, o quasi. L'idea non è certo originale, quella di utilizzare come carnefici una gang di bimbiminkia intendo (don't worry, no surprise. Si sgama appena compare il primo tizio, se siete avvezzi al genere). Del resto, questo cancro della società dal nome 'bimbominkia', per la sua natura di minus habens incapace di scindere il vero dal falso/fake (comprese nozioni e informazioni, nonostante passi la vita on line), la realtà dalla fantasia, la moda e gli hype da ciò che conta davvero, forte coi deboli e debole con i forti (invero quelli che lui ritiene tali: concorrenti di reality, gruppi e cantanti pseudo-pop, pseudo-rap, pseudo-hip-hop, youtuber con almeno 100 mila follower, ecc.), attira, catalizza questo genere di soggetti, che ben gli si attagliano. Niente di nuovo nemmeno qui, semplicemente il range anagrafico o la fascia d'età se volete, si è spostata un poco più indietro - e nemmeno tanto. Da Arancia meccanica a Funny Games i carnefici avevano qualche anno in più. Poi è arrivato Them. Peraltro molto più riuscito di questo Preservation, così come Eden Lake di cui per certi versi sembra quasi un facsimile. Il problema infatti, a mio avviso, sta proprio qui. Passi l'idea non originale, ce lo aspettiamo. Passi la somiglianza con Eden Lake seppur solo del 2008, tanto non lo ha visto quasi nessuno - e a maggior ragione preistoria per il bimbominkia, che com'è risaputo è totalmente privo di qualsiasi forma e barlume di memoria storica. Ciò che latita però è la tensione, e un certo ritmo - e naturalmente lo script, ma anche qui... nessuno si aspettava niente di più e di diverso. In un film del genere, dalla canonica durata di 90 minuti scarsi (poco più di 80 per l'esattezza), è una mancanza imperdonabile, che gli preclude la sufficienza.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta