Regia di Nicholas Meyer vedi scheda film
Si cambia direzione dopo l'esordio cinematografico del franchise. Omologazione e avventura convenzionale sono le nuove parole d'ordine che rimarranno comunque alla base di tutti gli altri capitoli. 6 NORMALIZZATO
Ribaltando lo stile concept/filosofico di Wise, Meyer (autore nel 79 del buon L'uomo Venuto dall'Impossibile) è a capo dell'operazione di normalizzazione con conseguente principio di 'serie' del brand cinematografico Star Trek. Da ora in poi il franchise avrà questi connotati perdendo originalità da un lato (lo stupore dei sensi e dello sconosciuto del capitolo 1 non è neanche avvicinato) a favore di un gusto più avventurosamente convenzionale. Dunque vai di Villain, di scontro finale con colpo di scena e finale aperto per fidelizzare lo spettatore. Certo il paragone con Wise non regge, L'Ira di Khan non ha un briciolo del fascino del pur imperfetto lavoro del grande director americano, ma non è così pessimo come dicono in molti, evidentemente delusi dall'omologazione del brand. Da notare che passati solo 4 anni (1979-1983), gli effetti speciali più plastici (non quelli ottici, visuali) risultano molto più accettabili ad un occhio moderno come i costumi a dimostrazione dell'evoluzione ormai separata e distinta dai rimasugli 60/pop della serie TV.
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