Regia di Chris Messina vedi scheda film
Di tutto rispetto la prestazione di Don Johnson, per il resto si può saltare.
Una donna avvocato che pensa solo al suo lavoro, un marito “casalingo” che invece deve provvedere a tutte le faccende di casa. Lui cucina, lava, stira, pulisce casa, bada al figlio e anche al suocero, che mostra i primi segni di Alzheimer , ma questa situazione lo conduce presto alla saturazione, e quando manifesterà alla propria moglie l’esigenza di cambiare vita e di voler andar via, lei dopo qualche lacrima, versata più per la montagna di problemi a cui andrebbe incontro piuttosto che ad un fatto sentimentale, non sa far altro che rimproverarlo perché fra pochi giorni ci sarà il compleanno di suo padre e non ci sarà nessuno che si occuperà del barbecue.
Da questo incipit si sviluppa poi tutto il film sulle vicende assai movimentate di questa donna che dovrà cercare di andare avanti tra lavoro e tutto il resto, aiutata solo da una sorella, alquanto stravagante, che presto dimostrerà tutti i suoi limiti di affidabilità.
Il film, più che altro televisivo, non presenta nulla di interessante o apprezzabile tranne la prestazione di Don Johnson che, quale attore di razza, ha impersonato il personaggio dell’anziano genitore con problemi di memoria, che pur essendo marginale rispetto alla storia, riesce a catalizzare l’attenzione dando spessore morale ad una figura e situazione patologica molto complessa. Questo componente della famiglia che, sebbene fosse stato in passato un noto attore, viene ora bistrattato ed emarginato un po' da tutti , ma che poi troverà la forza, con caparbia volontà, di riscattarsi e di vincere su tutti.
Forse solo per questo, metto al film la sufficienza (quasi), suggerendo che, solo a tempo perso, “un’occhiatina” gliela si può dare.
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