Non si tratta di un re delle fiabe, con corona e castello, magari del Medioevo; bensì del Re dell'Arabia Saudita.
Il film (del 2012, prima, perciò che oscure vicende coinvolgessero negativamente e portassero sui giornali di tutto il mondo un principe Saudita) risulta - come tanti film americani degli anni cinquanta ambientati a Roma e Venezia - decisamente turistico/promozionale riguardo a questa nazione, e probabilmente anche ad altre città arabe, come Dubai, che con le loro ricchezze ed il loro proiettarsi verso il futuro attraggono lavoratori stranieri di vario tipo e da tutto il mondo. Resta però il dubbio se l'Arabia Saudita lo abbia non dico sponsorizzato, ma anche solo approvato, in quanto alcuni aspetti discutibili di quella società non vengono taciuti.
Lo consiglio, non solo per la presenza di Tom Hanks. Lo consiglio soprattutto a chi ha in programma un viaggio (magari d'affari) da quelle parti. Oltre a farci intuire i motivi delle successive guerre commerciali tra USA e Cina, è una piccola lezione di geografia contemporanea. (Sicuramente sotto l'aspetto diciamo "documentaristico" risulta molto più efficace del libro da cui è tratto, "Ologramma per il re").
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