Regia di Keiichi Sato vedi scheda film
Riscrittura molto libera della battaglia alle Dodici Case dello Zodiaco: l’estrema sintesi di questa saga (corrispondente agli episodi 41-73 dell’intero arco narrativo) banalizza di fatto l’aspetto psicologico dei Cavalieri (in particolare di Phoenix, il mio preferito) e addirittura la violenza degli scontri epici, che somigliano piuttosto alle lotte di videogiochi come Mortal Kombat o Killer Instinct, posteriori al successo in edicola del manga giapponese e dell’anime sul piccolo schermo. Pesa inoltre l’assenza di personaggi secondari ma indimenticabili, rimpianti soprattutto da chi scrive e fa parte della generazione cresciuta nel culto di questa mit(olog)ica serie.
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