Regia di Dino Risi vedi scheda film
Complicato intreccio e buon cast per un dramma (tratto dall'omonimo romanzo di Piero Chiara) piuttosto critico verso l'ipocrita borghesia italiana dell'immediato secondo dopoguerra: evitato di combattere, ritrattato il fascismo, i protagonisti si lasciano andare ad uno sfrenato edonismo privo di scrupoli morali. E l'avvocato - impersonato dal sempre degno di nota Tognazzi - arriva addirittura all'omicidio ed al suicidio, una volta incastrato dalla legge. Finale da melodramma, tristemente piatto e insulso: Dewaere finalmente ottiene le grazie della Muti, ma al mattino se ne riparte sulla sua barca, verso nuove e mirabolanti avventure.
Un uomo in visita al lago Maggiore conosce un ambiguo avvocato; invitato a casa sua, ne conosce la bisbetica moglie e l'affascinante e giovane cognata, di cui si innamora. Poi, improvvisamente, la moglie muore e la cognata riceve la notizia di essere diventata vedova. L'avvocato rivela così di avere una relazione con la cognata, ma i colpi di scena non sono ancora finiti...
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