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La stanza del vescovo

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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La recensione su La stanza del vescovo

di bradipo68
8 stelle

E Villa Cleofe resta lì...a fissare il lago Maggiore.Da un maestro della commedia italiana una rilettura abbastanza sofisticata di un libro di Piero Chiara ambientata sulle rive del Lago Maggiore e che oscilla tra i luoghi comuni della commedia di costume e vaghe affabulazioni noir.Al centro dell'universo di questo film è il personaggio di Temistocle,interpretato da un magnifico Tognazzi,un invadente signore di una cinquantina d'anni trattato come uno zerbino dall'acida moglie proprietaria di tutto quello che hanno,con cognata giovanissima,molto bella e soprattutto presunta vedova ,visto che lui la guarda con ben altri occhi.Quando conosce un altro perdigiorno che vagabonda sulla sua barca per il lago ,la vita di Temistocle acquisisce nuovi stimoli e nuova linfa vitale,si affranca dalla vita noiosa e sempre uguale di Villa Cleofe,riuscendo anche ad avere una relazione con la giovanissima cognata,che sposerà addirittura alla morte della moglie,morte di cui lui sarà accusato dopo qualche mese.E anche se il suo amico e la cognata hanno campo libero ,lui abdicherà alla propria indole randagia....La prova di Tognazzi è semplicemente mostruosa,intrisa di una vena patetica difficile da dimenticare così come resta fisso nella memoria lo sguardo della Muti in una delle sue prove migliori e la prova anche del bravo Dewaere.Il film è un ritratto d'epoca(l'Italia del dopoguerra)in cui gli aristocratici sono come vecchi dinosauri a svernare sulle rive del lago,come se vivessero in un mondo a sè.L'ambientazione è di notevole impatto,la torbida relazione tra i vari personaggi è svelata lentamente in modo da accrescere la tensione del film fino a un finale di durezza adamantina....

Su Piero Mazzarella

particina

Su Gabriella Giacobbe

si vede poco

Su Patrick Dewaere

un bravissimo attore troppo prematuramente scomparso

Su Lia Tanzi

sgradevole al punto giusto

Su Ornella Muti

uno sguardo quasi selvaggio,una prova convincente

Su Ugo Tognazzi

una prova semplicemente mostruosa

Su Dino Risi

una bella regia sospeso tra noir e commedia di costume

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