Regia di Dan Ireland vedi scheda film
Questo film per la tv, ampiamente sponsorizzato da una potentissima multinazionale farmaceutica, è un chiaro esempio di propaganda holliwodiana al suo livello più basso.
La storia vera del dott. Dennis Slamon, ricercatore oncologo che elaborò un farmaco "efficace" nella cura di un tipo di cancro al seno particolarmente aggressivo, è narrata nel modo più stereotipato, caramelloso e prevedibile, tanto da suscitare imbarazzo e incredulità nello spettatore più accorto.
La strada verso il "trionfo" dell'impavido e inarrestabile ricercatore, impersonato dal monocorde bellimbusto Konnick jr., è continuamente osteggiata da una serie di ostacoli visti mille volte in film del genere: gli azionisti dell'azienda che pensano solo ai profitti, la moglie che lo vorrebbe meno salvatore dell'umanità e più presente in casa, la scarsa disponibilità del farmaco "miracoloso" che lo costringere a scegliere quali pazienti salvare...
Tutto è fastidiosamente lontano da ogni forma di verità: dialoghi da soap opera, scene madri lacrimogene, recitazione mai credibile, fino all'agghiacciante scena finale "simbolica": il dottor Slamon corre in uno stadio riempito solo da donne, che applaudono commosse il proprio salvatore.
La realtà è che il farmaco ampiamente pubblicizzato nel film ha dimostrato una maggiore efficacia rispetto alle terapie tradizionali soltanto del 3%. E che, a fronte dei pesantissimi effetti collaterali che presenta, gravi disturbi cardiaci in primis, il suo uso sta per essere riconsiderato da molti oncologi e ricercatori indipendenti. Con buona pace del dott. Dennis Slamon e dei suoi potenti finanziatori.
Ma del resto è inutile aspettarsi la verità da un film di propaganda.
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