Regia di Rob Reiner vedi scheda film
La trama di questa pellicola è semplicemente la nostalgia. Il viaggio, la caccia al cadavere, la lotta con i bulli, sono solo pretesti per giustificare il ricordo. Mentre Stand By Me di Ben E.King riecheggia in sottofondo per esplodere nel finale, i quattro amici raccontano dell'adolescenza ideale fatta di notti di luna, prese in giro, giochi, confessioni, solidarietà, calore e, perché no, rapporti sociali difficili che restano comunque chiusi fuori da quel cerchio meraviglioso. Le sigarette, le bugie sono piccoli moti di ribellione, il tentativo di ritagliarsi un'isola adulta in un mondo che li vede solo ragazzini. Se non bastasse questo le hit a ridosso degli anni '60 evocano qualcosa di più grande ancora, una nostalgia più universale e completa che però, è bene dirlo, resta sempre uno sfondo, un altro rispetto alla protagonista imperante. Stand by me è un film che si lascia guardare, che piace rivedere e far rivedere ai figli e che ognuno di noi, a modo suo, ha vissuto in prima persona; per questo è un film tanto amato e riuscito, destinato a rappresentare il sentimento della nostalgia in maniera tanto viscerale e intensa da diventarne emblema assoluto. Voto: 8.
Bella.
Nulla.
Talentuoso e bellissimo, peccato abbia buttato la sua vita al vento.
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