Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Lo Stalag 17 è un baraccone all'interno di un campo di prigionia, in cui convivono ufficiali catturati dalle milizie tedesche; tra questi si annida una spia. Meritato oscar per William Holden, regia impeccabile di Wilder, una serie di caratteristi eccellenti. Questo è il Cinema con la maiuscola che amano i cinefili.
Che film! Qui la guerra non c'entra quasi nulla, poteva essere sfruttato il tema carcerario, se non fosse che Wilder ci tiene a ribadire - nelle prime battute - di come sia stufo dei soliti film di guerra e voglia spostare il focus altrove, nei campi di prigionia e nelle loro condizioni. Ma Stalag 17 non è nemmeno un film verità sulle condizioni di prigionieri, il film è altrove, nella tensione psicologica che prelude alla scoperta della spia, nei siparietti gustosissimi tra Harvey Lembeck e Robert Strauss, nello straordinario fascino di William Holden. Due ore di puro cinema, senza sbavature. Un must.
Una curiosità: per conferire più efficacia alla scena, Wilder pensò bene di non rivelare nemmeno agli attori quale di loro fosse il traditore. Compreso il traditore stesso.
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