Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Ad una settimana dal Natale del 1944, nel campo di prigionia Stalag 17, un gruppo di sergenti americani, prigionieri dei tedeschi, organizzano una fuga: il piano è ben architettato, ma i sergenti Johnson e Manfredi vengono facilmente scoperti ed ammazzati come cani. Ecco perché nel capanno 4, da dove i due fuggitivi provenivano, si sparge la voce che ci sia una spia. La voce si rivela esatta, perché qualsiasi cosa si faccia, Schultz, il sorvegliante del capanno in questione, ne è al corrente. Il primo ad essere sospettato è un traffichino, tanto astuto quanto silenzioso: il suo savoir faire con i tedeschi gli fa puntare addosso gli occhi di tutti. Ma pian piano, la situazione si chiarirà e sarà possibile organizzare la grande fuga di Natale.
“Stalag 17” è un film di Billy Wilder del 1953, praticamente semisconosciuto. Eppure, è un piccolo capolavoro del cinema di guerra. La vena comica del regista americano influisce decisamente sulla stesura della sceneggiatura, rendendo l’approccio al film (in cui i personaggi sono caratterizzati in maniera inusuale, quasi burlesca).
Il film è decisamente scorrevole e accattivante, con punte di umorismo, alternate a momenti di tensione non indifferenti. William Holden, nel ruolo del protagonista, ha meritatamente vinto l’Oscar come miglior attore.
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