Regia di Florestano Vancini vedi scheda film
Visto stanotte, su un vecchio VHS nel quale l'avevo registrato. Mi aspettavo di trovare, qui su FilmTv, pesanti stroncature e invece, sorpresa!, solo giudizi positivi. Anzi, molto, e tutti a quattro stelle! Me li sono letti con interesse, volevo capire cosa non avevo capito, cosa non mi era arrivato. No, mi spiace, non mi hanno convinto. Non voglio dire che è una boiata pazzesca, ma la tentazione è forte. Sarà che sto rivedendo, giorno per giorno, grazie molto (sicuramente suo malgrado) anche a 'RAI Storia', tutta la mia vecchia visione del mondo, ma questi personaggi mi sembrano quasi ridicoli. Volontè che scoppia a piangere in macchina perchè 'la moglie è una puttana, ma hanno due figli e a lui gli tocca abbozzare', boh, mi pare una roba da stropicciarsi gli occhi e le orecchie. La crisi dei borghesi quarantenni post-resistenza mi pare argomento del tutto marginale nella storia di questo paese, posso prendere in considerazione solo l'aspetto 'cazzo, stamo a invecchià porca zozza!', tema eterno, ma le implicazioni ideologiche sono francamente risibili. E siccome nella storia questa componente è essenziale, il tutto mi appare gratuito e autoreferente. All'inizio ero molto ben disposto, adoro quel periodo, il bianco e nero (notevoli alcune sequenze, l'unica cosa che si salva) ma quando sono arrivato alla fine con lui che dà di matto e urla "Non mi avrete!" prendendosela con il juke-box e i tavoli di un triste chiosco immerso nella brughiera lombarda, mi sono cascate le braccia. Mavalà, Vancini! Che volevi dì? Non si è capita. Dici che è colpa mia, sono maldisposto? Poèsse. E mi dispiace. Due stellette mi sembrano quasi troppe. Solo per rispetto agli attori protagonisti, tutti inutilmente bravi.
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