Regia di Ulu Grosbard vedi scheda film
Una sceneggiatura riuscita è spesso un buon punto di partenza per fare un bel film,è un assioma elementare nel cinema.Ci sono film che fanno intuire di fondarsi su una bella sceneggiatura e magari non sono venuti granché bene,altri soffrono un po'di esser anche troppo "scritti".Forse è questo il caso de "L'assoluzione", giallo ambientato nell'America degli anni '30,con due fratelli contrapposti e diversi per filosofia e idee,il poliziotto Robert Duvall,duro con qualche pecca alle spalle,ma deciso a scoprire la verita'delle cose,e Robert DeNiro, prete in carriera che non disdegna le stanze del Potere e pare piu'concessivo di quanto l'abito talare consenta.Ulu Grosbard,da sempre, è un regista d'attori,bravo in questo senso,e infatti gli interpreti di questo lungometraggio sono convincenti,oltre ai due citati è bene rammentare anche Charles Durning e Burgess Meredith:però,allora, al regista va contestato,in un lavoro comunque interessantee ben svolto,un pò di difetti nella conduzione del ritmo della narrazione,non sempre scorrevole.Efficace l'ambientazione retrò.
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