Regia di Ulu Grosbard vedi scheda film
"-Scusami Brenda. Se hai bisogno?
-Ho bisogno di te come di un calcio in culo."
I fratelli Spellacy, nella Los Angeles del 1948, si sono distinti in due settori completamente disparati della società, ricoprendo ruoli cardine attraverso cui si sono evidenziati entrambi con in percorso di carriera di tutto rispetto.
Uno, il maggiore, di nome Tom (Robert Duvall) è diventato un abile e rispettato detective del distretto di Los Angeles, noto per i modi duri con cui è solito condurre le indagini che gli vengono affidate.
L'altro, chiamato Des (Robert De Niro), è un giovane monsignore al servizio dell'arcivescovo, con ambizioni a divenire lui stesso uno dei vertici della chiesa cattolica della Città degli Angeli.
L'indagine del detective a proposito del barbaro omicidio di una giovane prostituta, trovata come cadavere mozzato in due a bordo di una strada, porta alla luce alcune losche e scottanti verità che, qualora rivelate, potrebbero portare alla luce alcuni scandalosi dettagli che in grado di compromettere la carriera e il buon nome del fratello prete, da sempre più abile come burattinaio per scalate politico/sociali che come pastore di anime.
Una diatriba che darà del filo da torcere al monsignore, rendendolo tuttavia consapevole della meschinità del proprio operato tutt'altro che incline ai principi di carità di una chiesa ben più rivolta a questioni temporali che spirituali.
Nella vecchiaia i rancori tra i due troveranno il modo di placarsi, con il monsignore che, minato da una malattia terminale, si renderà finalmente conto di essersi avvicinato alla spiritualità dopo tutta una vita trascorsa a destreggiarsi in questioni di potete e carriera.
Tratto dal romanzo omonimo di John Gregory Dunne ed ispirato ad un torvo episodio di cronaca nera, L'assoluzione è un bel thriller cupo e pessimista che riporta in regia il solido cineasta newyorkese Ulu Grosbard, tre anni dopo l'apprezzato Vigilato speciale con Dustin Hoffman. Prendendosi tempi che molta critica giudicò sin troppo letargici per un thriller, Grosbard riesce però a ricostruire molto attentamente gli ambienti corrotti di una chiesa assoggettata servilmente ad una politica perversa e truffaldina che trova nella estorsione e nell'inganno il modo più proficuo per arricchirsi alle spalle della società.
Il film, forte di una ambientazione ottimamente rivisitata, si fa forte di un cast eccezionale ove spiccano, oltre alle interpretazioni di gran livello di un giovane Robert De Niro e del più maturo e nervoso Robert Duvall, ruoli di contorno superlativi come quello dei due prelati dagli stili opposto forniti da Cyril Cusack e Burgess Meredith, e dal gran personaggio sgradevole e perverso di politico corrotto reso da un Charles Durning davvero grandioso.
Poche donne nel cast, tra cui quella al centro dell'indagine mostrata solo cadavere e pure mozzata in due.
Ma nel ruolo di Brenda, prostituta malinconica e sulla strada della depressione più cupa, una poco nota ma bravissima Rose Gregorio si rivela come uno dei personaggi più puri ed empatico dell'intera vicenda.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta