Il giovane ufficiale assegnato a un reparto in Tripolitania si è arruolato per una delusione d'amore. Combattendo nel deserto contro le tribù che si ribellano ai colonizzatori italiani scopre il significato di concetti come il valore e la fierezza, fino a quel momento sconosciuti. Potrebbe tornare in patria, ma decide di restare: le vecchie amicizie non lo interessano più.
Note
Melodramma diretto dallo specialista Genina e interpretato da uno degli attori più famosi del periodo, Fosco Giachetti, è un film di propaganda fascista; ma rivisto oggi è anzitutto un magistrale film d'avventura.
Inizia come un film del filone dei "telefoni bianchi", poi il film, come il suo protagonista, si trasferisce in Africa (per la precisione in Libia), così come succedeva nei film francesi sulla Legione Straniera. A merito di Genina va l'assenza di retorica fascista, anche se si respira un diffuso senso di superiorità verso gli indigeni, che puzza di razzismo lontano un miglio. Il… leggi tutto
POLVERE, SUDORE E BACI PERUGINA Volontario in Libia per amore di una donna, il protagonista scopre presto il fascino rude della vita militare con i suoi pericoli e i suoi eroismi. Inno allo spirito guerriero "Lo squadrone bianco" non è più razzista di molti analoghi film hollywoodiani. Pur rifacendosi ai successi di G. Cooper e compagni, Genina sa trarre profitto dagli ambienti… leggi tutto
Inizia come un film del filone dei "telefoni bianchi", poi il film, come il suo protagonista, si trasferisce in Africa (per la precisione in Libia), così come succedeva nei film francesi sulla Legione Straniera. A merito di Genina va l'assenza di retorica fascista, anche se si respira un diffuso senso di superiorità verso gli indigeni, che puzza di razzismo lontano un miglio. Il…
POLVERE, SUDORE E BACI PERUGINA Volontario in Libia per amore di una donna, il protagonista scopre presto il fascino rude della vita militare con i suoi pericoli e i suoi eroismi. Inno allo spirito guerriero "Lo squadrone bianco" non è più razzista di molti analoghi film hollywoodiani. Pur rifacendosi ai successi di G. Cooper e compagni, Genina sa trarre profitto dagli ambienti…
Nulla di eccezionale, visto oltre 70 anni dopo risulta un po' scontato e fuori dalla realtà. La guerra non è più parte inevitabile della vita, oggi è un dramma da esecrare. Ciò che ancora funziona molto bene sono i paesaggi, le scene in spazi aperti, tante e curate. Niente di più.
RIPETITIVO ALLA NOIA! per oltre la meta' del film c'e' gente sul cammello che fa avanti e giù, per non dire dei personaggi inutilmente stereotipati come il bello tenebroso alla rodolfo valentino e il suo ufficiale superiore un fanatico militarsta tutto dovere e patria (in questo caso coloniale): l'ultimo quarto d'ora di combattimenti dovrebbe salvare un film del genere? magari ma sono…
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