Regia di Prachya Pinkaew vedi scheda film
La prima volta che vidi Tony Jaa, questa specie di nuovo Bruce Lee, era nel brutto Ong-Bak, che risale ormai a una dozzina di anni fa. Film brutto, ma almeno lui era molto bravo. Poco dopo in The protector il nostro finisce a proteggere elefanti. Film ancora più ridicolo, tipo oratorio qua da noi… ma 40 anni fa, può essere che i Thailandesi, popolo giovane, siano paragonabili ai nostri ragazzi delle medie (ma di 40 anni fa), perché il film è indifendibile, una vera cagata. Però Tony Jaa, in quel film, era sensazionale. Così come in Ong-Bak 2, film ributtante, lui eccelso combattente. Non ho visto il 3, per fortuna, e ora eccoci a The protector 2. Due come il voto, sia chiaro. Il film rimane una rara schifezza, pure confuso, dove c’è la “battaglia dei motorini” che è uno scult immediato, una stronzata che fa la storia del cinema, in negativo chiaro, con il nostro impegnato a combattere i cattivi, che sono tutti in motorino (!!), ma no moto, proprio dei motorini, ma di merda, asfittici, che li vedi che a 20 km/h sono lì lì per fondere, dei motorini che se li regali a qualunque ragazzo occidentale, li trovi buttati via, con sdegno, nel canale vicino. Ma in Thailandia chissà, non solo sti cessi di motorini saranno ritenuti trendy, ma pure chi ci va assumerà un’aria temibile, pare, e non ridicola come pare a me. Comunque, al di là del film, indifendibile, schifoso oltre ogni dire (c’è una bella gnocca, almeno), va detto che il Nostro campione si è imbolsito. Mentre lo vedevo, in questo film, non più esplosivo come una volta, bravo per carità, ma non paragonabile, mi dicevo come mai? E come mai, sono passati 12 anni, hai voglia! Sto film, dunque, non ha alcun motivo per essere visto e mi fa piacere che è riuscito, cosa rara, ad essere pure un bel fiasco anche dalle sue parti. E’ ora di appendere il motorino al chiodo.
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