Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
Metà del XIV secolo, Firenze è assediata dalla peste. Una decina di ragazzi e ragazze si rinchiude in una villa, attendendo tempi migliori; ognuno, a turno, racconta una storiella arguta e licenziosa.
Questo è senza dubbio Cinema, con la maiuscola d'obbligo più che mai, ma la cosa non sorprende con i fratelli Taviani dietro la macchina da presa; ciò che lascia invece un minimo perplessi è la scelta del soggetto su cui sfoggiare l'arte e il mestiere dei fratelli toscani, per tacere di qualche opzione bizzarra nel cast. Maraviglioso Boccaccio è un lavoro dallo stile pulito, essenziale e accattivante, con una vivace fotografia di Simone Zampagni e un'evidente cura particolare a scene (Emita Frigato) e costumi (Lina Nerli Taviani); pur distanziandosi formalmente anni luce dai sottoprodotti poveristici e volutamente sgraziati del filone decamerotico (primissimi anni Settanta), il film dei Taviani ne richiama però ripetutamente la memoria dato che utilizza lo stesso materiale di partenza, le stesse situazioni licenziose, le stesse battute beffarde. Vale a dire: cinque novelle del Decameron girate con buona disposizione di mezzi e professionalità eccellente, rimangono sempre e comunque cinque novelle del Decameron, che intrattengono giustamente, ma segnano (e insegnano) poco o niente. Maraviglioso Boccaccio dà continuamente l'idea di voler dire qualcosa che, per forza di cose, non dirà: è solo un (bell') esercizio di stile da parte di una coppia di registi avanti nell'età (84 e 86 anni), ma ancora all'apice della forma. Fra gli interpreti: Kasia Smutniak, Riccardo Scamarcio, Paola Cortellesi, Lello Arena, Vittoria Puccini, Kim Rossi Stuart, Jasmine Trinca, Michele Riondino, Carolina Crescentini, Flavio Parenti. 5/10.
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