Regia di Alexander Mitta vedi scheda film
Dopo la Rivoluzione d’ottobre, Marc Chagall ritorna, entusiasta, a Vitebsk, sua città natale, con l’incarico di “commissario culturale”: liberata dal recinto dell’intrattenimento borghese, l’arte è ora per tutti e da tutti praticabile, così il pittore fonda una scuola, progetta un museo, sogna di trasformare il piccolo villaggio russo della sua infanzia nella Parigi in fermento della sua giovinezza. Nonostante l’amorevole e incondizionato sostegno della moglie Bella (è con lei che lui sogna di volare nei cieli limpidi dei suoi quadri), troppi ostacoli si ammassano lungo la strada: la miopia schizofrenica dei comunisti (che appoggiano l’ideale portata innovatrice del progetto, ma poi lo osteggiano ripetutamente), complicata dalla passione per Bella dell’ex amico d’infanzia di Marc, ora capo della polizia, fino all’arrivo in città di Kazimir Malevich, profeta del suprematismo capace di mutare gli studenti in adepti dell’astrattismo e di rivoltarli contro il precedente maestro. Le idee interessanti del film - prima fra tutte la volontà esibita di illustrare la biografia di Chagall con l’estetica fantasiosa e variopinta dei suoi lavori - si infrange purtroppo contro la ristrettezza dei mezzi e l’ingenuità dei toni: troppo spesso i personaggi sembrano più in maschera che in costume, e paiono afflitti dalla necessità di pronunciare solo battute tremendamente esplicative. L’intuizione è di raccontare la storia del più fiabesco tra gli artisti come se fosse una favola, ma Chagall - Malevich non riesce ad afferrare la consistenza del sogno.
Abbonamenti disponibili su iTunes (semestrale 34,99€ - annuale 59,99€)
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta