Regia di Alessio Maria Federici vedi scheda film
Pietro regredisce a uno stadio infantile a causa di un incidente; di lui si dovrà occupare il fratello Francesco. Eppure i due non si sono mai frequentati, troppo diversi ed egocentrici. Naturalmente, ciascuno dei due insegnerà una lezione importante all'altro.
Difficile immaginare un film più insulso nell'Italia del 2014, qualcosa di meno utile e interessante di questo Fratelli unici, commediola scialba che ha come solo, eventuale merito quello di distaccarsi nettamente dalla presa di posizione realista dei lavori suoi omologhi. Ovvero, se nel Belpaese da qualche tempo ormai la crisi economica ha invaso anche il grande schermo, risulta quantomeno bizzarro che Federici e i suoi sceneggiatori (Luca Miniero ed Elena Bucaccio) abbiano scelto di raccontare una storiella tanto avulsa dal contesto suo contemporaneo, questa specie di sketch stiracchiato per cento minuti circa a base di blandi equivoci, retrite gag, falsi buonismi che è in definitiva Fratelli unici. Neppure l'accoppiata centrale del film, formata da Luca Argentero e Raoul Bova, funziona granchè: ma neppure per demeriti personali degli attori, bensì proprio per gli evidenti limiti della storia, fiacca e inconsistente per la sua gran parte; dopo un quarto d'ora in pratica la trama si è già completamente svolta e, da quel momento fino all'ultimo fotogramma, si assisterà solamente a un interminabile dilungarsi sulle fiacchissime basi gettate. Fra gli altri interpreti si segnalano Carolina Crescentini, Sergio Assisi, Miriam Leone, Massimo De Lorenzo. 2,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta