Regia di Alessio Maria Federici vedi scheda film
Due fratelli che la vita ha allontanato e resi nemici, si ritrovano insieme a causa dei postumi dell'incidente del maggiore dei due (quello socialmente meglio piantato), il quale ha perso la memoria retrograda e si comporta come un bambino alla prima esplorazione del mondo (o meglio come un uomo con l'Alzeihmer). E' l'occasione per il fratello minore (quello bohemienne e spiantato) di divenirne il tutore e potere disporne così anche del portafoglio, pur con le ovvie conseguenze nella routine quotidiana data dalla nuova convivenza.
Ma il contatto, per quanto forzato, sembra aver la forza di riazzerare l'orologio e di far nascere una nuova relazione fra i due...
Tanto inconsistente quanto banale la trama, tanto confuso anche il registro della storia che si dipana fra aspetti sentimentaloidi e la commedia vera e propria, con strane accelerazioni verso la seconda nella fase finale, in un qualcosa che alla fine perde quel po' di omogeneità. Per non parlare degli strafalcioni evidenti: una Roma Natalizia poco credibile, date che non coincidono, la moglie del fratello maggiore che è separata da 3 anni ma vive col nuovo compagno da 5...
Battute basic (a metà tra Moccia e la sit-com televisiva) e incongruenze a parte, il film mette in mostra solo una brava Carolina Crescentini in un ruolo di relativo maggior spessore.
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