Regia di Stefano Consiglio vedi scheda film
Scrivo la mia "impressione" a caldo, appena tornata dalla visione del film. Alcuni particolari di carattere personale chiariscono meglio la mia posizione. Ho 70 anni (ebbene sì), 10 anni fa ho avuto una storia con uno più giovane di 20 anni, non era amore ma nemmeno un calesse, ci trovavamo bene insieme, ed è durata due anni, più di quanto mi aspettassi. Ovviamente mia figlia (allora di 23 anni e vivente con me) disapprovava fortemente, ma tragedie non ce ne sono state, così come non mi facevo un grosso problema delle critiche delle mie amiche. Stasera ho visto il film con un'amica alla quale non è piaciuto, che ha preferito il film di Fassbinder (che io però non ho visto) e che ha giudicato il legame tra i due protagonisti di natura esclusivamente fisica. Un'altra amica si è rifiutata addirittura di venire, letta la trama. Io ne ho ricavato una sensazione di grande tristezza, immedesimandomi probabilmente con la protagonista e con il suo rapporto difficile con la figlia. Non giudico il film un capolavoro, ma la vicenda è resa con rispetto verso i protagonisti, con delicatezza (forse anche troppa), certo con molti luoghi comuni (mi è venuto in mente Non sposate le mie figlie, di tutt'altro genere), con un ritmo di altri tempi, più francese che italiano, con una protagonista perfettamente calata nel ruolo di donna qualunque, di madre e nonna qualunque, travolta da un insolito destino in un'età in cui non ci si aspetta nulla di nuovo (ma un pochino ancora si spera ...).
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