Regia di Francesco Munzi vedi scheda film
"Anime nere" diretto da Francesco Munzi,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia racconta che tre fratelli si riuniscono nel
loro paese natale tra le montagne selvagge dell'Aspromonte,
in Calabria.
Uno di loro è sempre rimasto lì, due sono migrati al nord,
riuscendo a trovare successo e denaro, chi in maniera legittima,
chi no,però tutti dovranno confrontarsi,andando incontro alla
violenza.
Il Film è una produzione Italo-Francese,
ed è tratto dal Romanzo omonimo di Gioacchino Ciriaco
e diretto da Francesco Munzi al suo 3° Lungometraggio
a soggetto,e praticamente si ispira come linguaggio
narrativo a "Gomorra" di Garrone,dove vuole essere
realista e raccontare una storia tra fratelli,con le
loro diversità e silenzi importanti.
Il regista ci fa entrare inizialmente nel fratello
Luigi che è un piccolo boss che traffica in droga,
per poi portarci in Calabria dove c'è Luciano,
che ha un figlio che sta prendendo una brutta strada
e a preso come punto di riferimento proprio lo Zio
aiutandolo in qualche traffico,e incentra verso questo uomo passivo,
dove quello che vede non gli piace e ha in corpo
vecchi rancori verso i fratelli che sono in un brutto
giro,interpretato da un intenso e eccezionale
Fabrizio Ferracane,insomma sono varie storie che si incrociano,
e lo realizza quasi tutto in dialetto calabrese con i sottotitoli.
Insomma il tutto si trascina in questa storia
dove Munzi gioca sullo shock visivo,
e crea un Film potente per certi aspetti
e mette in scena una tragedia dove la
violenza genera violenza e la vendetta
crea vendetta con ripercussioni tragiche,
e dove si estaura una lotta contro il mafioso
Barreto.
Il tutto sembra un complesso di attesa,
dove prima o poi scoppia una bomba,
che poi prevedi la scena dove comincia
quando Luigi è troppo da solo in mezzo
al paese,ma riesce anche ad essere imprevedibile
in certi versi per un tradimento di un amico,
ma soprattutto per il finale spiazzante.
Da segnalare la buona direzione del Cast
dove figurano anche:
Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Anna Ferruzzo,
Barbora Bobulova, Giuseppe Fumo,Manuela Ventura
e Aurora Quattrocchi.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
la tesa musica di Giuliano Taviani
e la suggestiva Fotografia di
Vladan Radovic.
In conclusione un Film potente,
dove il regista ispirandosi come estetica
e linguaggio narrativo a "Gomorra",
miscela il "Gangster Movie"
con il Noir miscelato allo psicologico
per l'impostazione di incentrare sul
personaggio di Luciano,uomo passivo
che assiste a degli eventi tra i suoi fratelli
che non gli piacciono,fino a sfociare in
un esplosione di violenza che porterà
a una scia di sangue.
Il mio voto: 6,5.
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