Regia di Francesco Munzi vedi scheda film
Un film che mette angoscia e che, nonostante la lentezza, accompagna lo spettatore con una forte tensione che fa presagire l'inevitabile tragedia. Ciò nonostante mi è piaciuto perché, per quello che so della Calabria e in particolare della ndrangheta, mi sembra che renda bene certi contesti: con questi personaggi così parchi di parole (opportuna la scelta di mantenere il dialetto), che non si concedono mai di esprimere alcuna emozione, le donne relegate al ruolo di comparse e complici silenziose, quella ruralità arcaica che ti porti dietro anche se sei un ricco narcotrafficante a Milano, e soprattutto quel terribile, inevitabile obbligo a dover lavare con il sangue ogni torto subito.
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