Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Nico Giarldi terza puntata, con un David Hammings post- "PROFONDO ROSSO", nel ruolo di un agente dei Lloyds di Londra come partner, per sventare truffe italo-americane.
Le avventure del maresciallo Nico Giarldi arrivano alla terza puntata e dopo avere avuto come antagonisti nientemeno che Jack Palance e Robert Webber nei primi due episodi, il poliziotto burino e sboccato romano di Tomas Milian (sempre grazie al doppiaggio di un ispirato Ferruccio Amendola) si allea con David Hemmings, che due anni prima era il protagonista di "PROFONDO ROSSO" di Dario Argente che qui interpreta un agente dei Lloyds di Londra (sarà, forse, la sua partecipazione a questo film italiano di genere che avrà spinto l'attore inglese ad occuparsi, negli anni'80, della regia di alcuni degli episodi più divertenti del serial tv "A-TEAM"?). Stavolta, il maresciallo Giraldi cerca di sventare delle truffe, compiendone alcune lui stesso a San Francisco, con la complicità del collega inglese. Cresce, ma non di molto, il personaggio di Bombolo, protagonista di alcune simpatiche truffe all'aeroporto (compare anche come "stunt" in una scena da westen spaghetti, girata apposta da Corbucci per il film) . Strano vedere Leo Gullotta, seppure alle prime armi, doppiato da Michele Gammino, perché la voce dell'allora futuro doppiatore di Harrison Ford e Kevin Costner poco gli si addice (ma era così sbagliato un simpatico truffatore siciliano che agisce a Roma in una pellicola di genere di fine anni'70?). Aumentano le risate, ma, sostanzialmente, il film resta un poliziottesco con tanto di cattivo che complotta nell'ombra.
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