Regia di Ronald Neame vedi scheda film
E' una divertente commedia, non nera come "Sangue blu". Il film è spigliato e serrato nel ritmo, e offre occasioni per diverse risatine, anche se non risate grasse, che l'umorismo inglese non ama. Definirei la sceneggiatura ingegnosa e fantasiosa per come ha pensato a tutti i sotterfugi e le furberie che il protagonista mette in atto per la sua ascesa sociale. Più che di capitalismo sfrenato, io parlerei di scaltrezza e gran fiuto per gli affari. Il personaggio di Alec Guinness, tra l'altro, non è un truffatore o un disonesto, è semplicemente molto furbo perché riesce a far soldi nei modi più astrusi e impensati. Si può pure aggiungere che ha una certa sensibilità per chi è al verde e non può pagare i debiti; per venirgli in aiuto, comunque, mette in atto stratagemmi finanziari che di nuovo portano un guadagno a se stesso. Tutto sommato, comunque, finisce per essere un personaggio simpatico e senza lati veramente negativi.
Se è molto abile e agile negli affari, non lo è altrettanto con le donne. Oltre che quasi perdere i sensi davanti ad un paio di labbra e di ciglia lunghe, non riesce ad imporsi sull'amica spendacciona e capricciosa. Solo alla fine è capace di un gesto risoluto.
Alcuni snodi narrativi sono un po' frettolosi e tirati per i capelli, ma la colpa dev'essere dell'edizione italiana data dall Rai, che non è integra. Mi chiedo proprio per quale recondito motivo si sia pensato di tagliare un film già corto e per di più completamente innocuo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta