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Scusate se esisto!

Regia di Riccardo Milani vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Scusate se esisto!

di axe
7 stelle

Ho letto giudizi piuttosto severi su questo film. Eppure a me non è dispiaciuto: racconta una storia divertente inserendola nel contesto ecomico e sociale dell'Italia contemporanea, rappresentato, nonostante le tonalità "soft", con una certa causticità. I temi sono comuni a molti altri prodotti cinematografici - ormai è difficile non usare come sfondo i "dissesti" causati dalla crisi economica: la fuga dei cervelli, le disparità di trattamento nel mondo del lavoro tra persone di diverso sesso, l'avidità e la corruzione dilaganti, il degrado delle periferie cittadine, qui rappresentate dal palazzone lungo un Km del Corviale di Roma. Su questo s'innesta la storia del rapporto tra la protagonista ed il personaggio gay: una sincera affinità tra persone in grado di essere più "loro stesse" di altre, nonostante le difficoltà dell'uomo nel comunicare le proprie preferenze sessuali al figlio. Molto brava nella recitazione la Cortellesi, in grado di sostenere, seppur con poca genuinità - il dialetto Abruzzese che parla è in realtà più simile al Napoletano, anche se l'accento non le manca - il ruolo della ragazza di provincia semplice nei modi ma tenace di carattere: il regista gioca sull'omonimia tra l'Anversa del Belgio e l'Anversa in Italia, splendido borgo del centro Abruzzo. Altrettanto apprezzabile ho trovato Raoul Bova in grado d'interpretare il co-protagonista con una forte dose di ironia ed autoironia, senza scendere nei consueti luoghi comuni che spesso connotano gli omosessuali sul grande schermo. Altri personaggi sono piuttosto stereotipati (es. genitrice e zia "paesane" della protagonista). Altri ancora, sebbene "edulcorati", sono molto realistici: gli abitanti del Corviale con i quali Serena viene a contatto. Finale agrodolce ed un po' irrealistico. Bella la colonna sonora. Degna di lode la scelta di ambientare parte del film nel palazzone del Corviale: il mostrare l'abbrutimento dei luoghi di vita in alcune zone delle nostre città è un buon contributo ad istanze di risanamento urbano e sociale che si fanno via via più pressanti.

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