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Musica maestro!

Regia di Robert Cormack, Jack Kinney, Clyde Geronimi, Hamilton Luske, Joshua Meador vedi scheda film

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La recensione su Musica maestro!

di SatanettoReDelCinema
5 stelle

Probabilmente il Classico Disney meno conosciuto almeno qui in Italia.

Sei anni dopo il capolavoro assoluto di Fantasia, questo Musica maestro è forse il primo vero tentativo di sequel vero e proprio effettuato da Disney e i suoi animatori, o almeno quelli che rimanevano. Parliamo infatti di uno dei periodi più difficili nella storia dello studio americano, quello compreso tra l'ingresso degli USA nella seconda guerra mondiale e il dopoguerra, con la maggior parte del personale del buon Zio Walt arruolati nell'esercito e ben poche risorse da poter spendere. In quel periodo uscirono prodotti minori di propaganda, i due classici ambientati in America Latina Saludos Amigos e I tre caballeros e i successivi prodotti ad episodi. Film che difficilmente ad oggi si riuscirebbero a classificare come "Classici Disney" se paragonati alla qualità messa in gioco nei capolavori precedenti e in quelli successivi.

In origine Fantasia avrebbe dovuto essere una serie "infinita" che venisse proposta periodicamente nelle sale con spezzoni nuovi, ma a causa dello scarso successo iniziale l'idea fu accantonata. Dev'essere stato un duro colpo per Walt, infatti le produzioni successive presentavano scene e momenti che parevano voler riprendere il filo che era stato prematuramente tagliato.

Come già detto, Musica maestro è dunque forse il primo tentativo di fare un sequel vero e proprio e purtroppo si vedono tutti i problemi generati dalla scarsezza del budget disponibile.

Stiamo parlando di un altro film ad episodi, come per Fantasia, i quali sono di stampo prettamente musicale, sempre come per Fantasia. Differenze rispetto al capolavoro di sei anni prima, oltre che nella qualità visiva decisamente inferiore (a parte per Palude Blu, corto inizialmente pensato per Fantasia ma scartato e poi riciclato in Musica maestro) sono fondamentalmente:

1-Le musiche non sono più arie classiche ma canzoni popolari di quegli anni;

2-Manca completamente la coerenza del capolavoro del '40. Una coerenza sia stilistica che, soprattutto, di tono. Manca un vero e proprio filo conduttore all'infuori della musica, praticamente è come se le varie scenette fossero incollate con lo sputo.

Non stiamo parlando di un brutto film, è un prodotto godibile il quale non spicca sicuramente per animazione e creatività, salvo in un paio di casi, ma che comunque non scade nel brutto.

Consiglio in particolare i corti Palude Blu, Due silhouettePierino e il Lupo, Gianni di Feltro e Alice di Paglia, e il mio preferito La balena Ugoladoro, ed in generale consiglio comunque una visione per completezza.

Come detto all'inizio, film poco conosciuto in Italia complice una scarsa distribuzione in home-video, con il DVD arrivato solo nel 2015 e inizialmente nemmeno in lingua italiana. In ogni caso, non ci eravamo persi granché.

 

Voto: 6/10.

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