Regia di Almut Getto vedi scheda film
Film molto originale e delicato sul tema della diversità. Il protagonista è Jan un ragazzo di sedici anni che vive un'adolescenza triste ed isolato in se stesso, "Buio, calmo, bagnato e pieno di pesci" questo è il mondo in cui Jan vorrebbe vivere e in cui trova rifugio con la fantasia per sfuggire alla paura per la sua malattia. Jan è affetto da HIV perché è stato contagiato in una trasfusione in ospedale. La sua vita è segnata da controlli medici, dall'appensione dei suoi genitori, dalla paura per il virus che Jan ha dentro. Nella vita di Jan irrompe Nina una coetanea piena di vita che lo investe mentre gira su uno skate. Nina è una ragazzina molto spigliata che vive in una famiglia problematica. La madre è andata via in Africa, il padre ha una compagna che aspetta un bambino, e un fratello. Vivono tutti insieme e la convivenza è difficile. L'incontro/scontro con Jan mette in contatto i due ragazzi e cambierà la vita ad entrambi. Il film mostra la vita dei due ragazzi nei rispettivi ambiti familiari, poi i due ragazzi insieme in giro con dialoghi fitti e teneri tra di loro. Le scene sono frequentemente interrotte da scene subacquee in cui il Jan e Nina nuotano lentamente sotto il mare. Nell'economia del film sono scene che fungono da stacco dalla vita reale e quasi delle pause di riflessione. Nina che è molto più sicura di sé non capisce la strana ritrosìa di Jan nella vicinanza fisica. Alla fine Jan le dirà che lui non la può nemmeno sfiorare perché potrebbe contagiarla. Ma l'amore supera ogni ostacolo e Nina non si tira indietro e il film finisce con una scena tranchant e imprevedibile.
E' molto brava. Nina è un personaggio autentico e reale.
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