Regia di Edward F. Cline, Buster Keaton vedi scheda film
Prima di rivelarsi come uno dei maggiori registi del muto, anche Keaton aveva cominciato con cortometraggi che, sebbene ancora influenzati dalle slapsticks di Sennett, mostravano già uno stile personale e introducevano alcuni dei temi ricorrenti del suo cinema, come la misoginia e l'ottusità delle istituzioni, qui mirabilmente rappresentata dagli "stormi" di poliziotti esagitati. Una menzione d'onore per il cavallo (vero), con cui Keaton imposta un rapporto perfettamente funzionale (geniale la trovata del collegamento telefonico per impartirgli ordini).
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