Regia di Mike Flanagan vedi scheda film
Suggestivo racconto onirico, lontano però dalla complicatezza degli incubi di Lynch.
Horror atipico e affascinante questo Somnia, alias "Before i wake", che tradotto significa "Prima che io mi svegli": infatti racconta due tristi storie che si incrocieranno, da una parte quella di una coppia che ha perso, per colpa di un incidente nella vasca da bagno, il figlioletto e che affrontano sedute col fine di tornare alla normalità e riprendere la routine (niente di più difficile), dall'altra quella di un tranquillo pargolo di 8 anni, Cody, che ha perso la madre per colpa di una forma di cancro ed è stato adottato da un paio di coppie; facile collegare i due piani di narrazione e, dato il genere, è facile anche capire che l'adozione non gioverà poi così tanto né alla coppia né al bambino; quest'ultimo ha infatti un "dono": i suoi sogni sono concreti e dunque si possono percepire attraverso tutti i sensi...ovviamente tra i sogni sono compresi anche gli incubi e non trascorrerà molto tempo dal momento in cui il salone è pieno di farfalle di tutti i tipi, a quello in cui le paure o i pensieri negativi del ragazzino saranno i nuovi ospiti. Ci troviamo quindi di fronte a una fiaba sociale dark, che, similmente a "Babadook", si addentra nei meandri del dramma attraverso la paura, costituita apparentemente da mostri, ma in realtà proveniente solo dai fantasmi del passato, dai sensi di colpa, dai brutti ricordi e dalle angosce, i veri mostri della realtà. Il sottofondo drammatico viene affrontato con estrema delicatezza, regalandoci delle scene molto toccanti, ma allo stesso tempo il regista, Mike Flanagan (autore dell'ottimo "Oculus"), ci fa passare puri attimi di terrore, causati dall'angoscia e dall'imprevedibilità del mondo onirico del bambino, che appare per di più ricolmo di incubi, poiché i sogni rassicuranti sono pochi e talvolta si trasformano anche in minacce. Flanagan è una delle nuove promesse del panorama horror odierno: infatti col suo Oculus ha saputo riportare in auge un personaggio molto trascurato, lo specchio, che rappresenta forse il mistero per eccellenza e in futuro credo proprio che non ci deluderà, tanto che sembra aver fatto resuscitare il franchise di Ouija ( il suo sequel uscirà il 27 ottobre). Ma Flanagan non ricopre solo il ruolo di regista, bensì quello di montatore e anche di co-sceneggiatore, insieme a Jeff Howard. Fotografia bella e suggestiva grazie a Michael Fimognari e inoltre l'impianto sonoro contribuisce molto all'atmosfera della pellicola. Tra gli attori spicca la bella Kate Bosworth, la Lois Lane di "Superman Returns", che rende realistico il tormento del suo personaggio e il piccolo Jacob Tremblay, famoso per "Room". Ancora una volta la Midnight Factory ci porta un gioiellino che rafforza la mia idea che l'horror non è per niente morto. Comunque non vi aspettate una storia alla David Lynch o alla Forzani-Cattet: il mondo dei sogni qui è più concreto che mai.
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