Regia di François Truffaut vedi scheda film
Questa volta al matrimonio si addice più la lista di morte. Truffaut gira con lucido distacco un film glaciale, matematico, geometrico, inesorabile e di una assurdità che ne fa appunto quasi un teorema, ma il tocco è talmente nitido da non accorgersene. La prima parte è la più deboluccia, ma il crescendo non si arresta, e la Moreau è inimitabile. Curiosa la coincidenza dello sposo novello ucciso da una fucilata, come ne Il sole nero di Zanussi (ambito totalmente diverso, ma con il solito tema vendicativo). 8
Sviluppi tematici e impasti timbrici intriganti del veterano B. Herrmann.
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