Cinque perditempo provocano accidentalmente la morte di un poveretto che si è appena sposato. Nel giro di qualche anno però vengono tutti uccisi uno ad uno. Responsabile è la vedova che, dopo aver tentato il suicidio, ha deciso di perseguire la sua personale vendetta.
Note
Da un romanzo di William Irish alias Cornell Woolrich, Truffaut realizza un ritratto femminile insieme dolente e glaciale. Julia, la disperata protagonista, cerca e uccide le sue vittime con la crudeltà di chi non ha più niente da perdere: solo con la loro morte si chiuderà il cerchio del suo amore impossibile. La Moreau è stupenda nella sua inquietante freddezza. Musiche di Bernard Herrmann.
un film all'americana per il francese truffaut, con idee del thriller ma unite ad un'ottima letture introspettiva della protagonista fatta di sguardi e parole,poche.bellissima la marcia funebre come sigla di chiusura.
“La vendetta è una sorta di giustizia selvaggia” (Francesco Bacone)
Julie Kohler è sui gradini prospicienti la chiesa ove si è appena sposata con il suo adorato David. E’ la conclusione del suo più grande desiderio, alimentato sin dalla tenera età, verso questo ragazzo allegro e scanzonato, suo costante compagno di giochi,… leggi tutto
Una donna bassina e perduta (per dirla alla Lucio Dalla) appare in scena per buttarsi dalla finestra. Gli intenti suicidi di Julie sono dati da un matrimonio conclusosi con il marito David sulle scale del sagrato della chiesa in cui si erano appena celebrate le nozze. Salvata dalla madre da quel momento decide di partire per un viaggio. Il suo David è stato ucciso per caso dalla finestra… leggi tutto
C'è un sapore hitchockiano in questo film che non concede tregue: la tensione aumenta vertiginosamente fino all'ultima scena. Magistrale interpretazione di Jeanne Moreau, la donna portatrice di morte che dispensa il fato così come il fato le ha sottratto l'amore. Molto bella la sequenza del ritratto di Diana cacciatrice: il personaggio di Julie è tutto nello sguardo. leggi tutto
Noir schematico e meravigliosamente torpido, girato inseguendo i movimenti millimetrici di una straordinaria Jeanne Moreau - vedova nera e donna virago - impegnata ad annientare subdoli uomini già palesemente affossati da un malandato vampirismo sociale. L’occhio di Truffaut, obnubilato da un feticismo assoluto, elabora con maestria i tempi e gli spazi cinematografici. Rimbombante…
Nonostante non abbia notato poi così tanti rimandi al cinema di Hitchcock (eccezion fatta per le musiche del fedele Bernard Herrmann ed alcune inquadrature), l'elemento che mi sembra si accosti di più è quello della "sospensione dell'incredulità" che spesso il regista inglese ha adottato nei suoi film, riuscendo (in modalità non sempre felici) a far…
Una donna bassina e perduta (per dirla alla Lucio Dalla) appare in scena per buttarsi dalla finestra. Gli intenti suicidi di Julie sono dati da un matrimonio conclusosi con il marito David sulle scale del sagrato della chiesa in cui si erano appena celebrate le nozze. Salvata dalla madre da quel momento decide di partire per un viaggio. Il suo David è stato ucciso per caso dalla finestra…
Il giorno del suo matrimonio, sulle scale della chiesa, Julie Kohler (Jeanne Moreau) vede uccidere lo sposo da un proiettile proveniente dal palazzo di fronte. La donna, accecata dal dolore, tenta il suicidio ma viene fermata in tempo; decide allora di vendicarsi, cercando i responsabili della morte del marito e uccidendoli uno per volta.
François Truffaut non ha mai nascosto la propria…
La sposa in nero La mariée était en noir FRANCIA - 1967. Il giorno del suo matrimonio, al termine della cerimonia, ancora sul sagrato della chiesa, Julie Kohler(Jeanne Moreau) vede suo marito accanto a lei cadere assassinato da una fucilata sparata da una finestra di fronte, dinanzi ai suoi occhi. Incredulità e stupore, perché non c’è motivo,…
La prima parte è interessante, macabra, ricca di suspense e contiene alcuni riusciti rimandi a Hitchcock. Nella seconda parte, man mano che si capisce meglio il movente dei delitti della protagonista, la trama si appiattisce, le emozioni si fanno più rade e il film procede meccanicamente verso uno sviluppo perfettamente prevedibile. Perciò, a mio modesto avviso,…
Truffaut nel suo cinema ha avuto anche un percorso dedito al genere come il suo sesto film La Sposa in Nero (1967), che segna senz'altro un risultato più felice dopo l'avventura inglese a tema fantascienza con Farenheit 451 (1966), il quale mostrava degli sbandamenti e una scelta degli attori non proprio felice. Aiutato da una spietata e glaciale Jeanne Moreau nel ruolo della sposa vedova…
Definizione di Amore Folle: riempirsi dell’altro fino a non lasciare alcuno spazio per se stessi; la fusione totale, fisica e mentale, di due esseri umani; l’amore assoluto e proprio in quanto tale…
Altro film tanto imperdibile quanto introvabile, il cui DVD, miracolosamente, ho reperito in versione originale. Ho faticato parecchio anche a trovare il trailer: quello che conclude questa pagina ne aveva promosso la distribuzione negli Stati Uniti. Eppure è un gran bel film, nonché l’occasione per rivedere Jeanne Moreau in una interpretazione indimenticabile.
…
Richard Francis Burton (non l’attore), chi era costui ? Nato in Inghilterra nel 1821 e morto a Trieste nel 1890 fu un esploratore, geografo, traduttore, scrittore, soldato, orientalista, cartografo, etnologo,…
Perchè andiamo al cinema? ... Perché ci crogioliamo sul nostro divano per vederci un bel Home Video? ... Ci sono mille motivi! Il cinema fa sognare, ma si gusta, si riesce a interpretare perchè il…
di Stefano Falotico
Molta gente mente. Me ne son sempre accorto. Credo che tale buonismo, alla base del fallace cheto vivere ipocrita, sia solo un modo per farsi gli affari propri e, nel mentre da…
Film tiepido senza lode nè infamia. La storia è di quelle sentite e risentite anche se nonostante questo soprattutto a metà il film riesce un minimo a prendere ed incuriosire. Presto però si scoprirà il movente ed il prosieguo diverrà fin troppo scontato nonostante le numerose forzature inserite ad hoc per ravvivare un minimo la scena. Discreta la protagonista, piatto il resto, compresi i…
F:Truffaut, l’uomo che amava le donne, che viveva dedicandosi alla loro scoperta, e alla conquista condivisa di un’unione perfetta fra anima e corpo, sposta l’oggetto ossessionante del desiderio e lo eleva a soggetto assoluto invertendo i ruoli cardine fra preda e cacciatore. Sotto forma di un angelo vendicatore, la sposa in nero Julie ,interpretata da una fascinosa Jeanne Moreau,…
Da tempo volevo dedicare una play a questa grande attrice... oggi finalmente ho avuto l'ispirazione giusta! Jeanne Moreau nasce nel 1928 a Parigi, figlia di un ristoratore, proprietario della brasseria "La Cloche…
“La vendetta è una sorta di giustizia selvaggia” (Francesco Bacone)
Julie Kohler è sui gradini prospicienti la chiesa ove si è appena sposata con il suo adorato David. E’ la conclusione del suo più grande desiderio, alimentato sin dalla tenera età, verso questo ragazzo allegro e scanzonato, suo costante compagno di giochi,…
L'argomento mi è venuto alla mente guardando sere fa Oscar insanguinato: una persona che un'ingiustizia subita (vera o falsa che sia), decida di vendicarsi serialmente. Mi pareva di avere alla mente milioni di…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (9) vedi tutti
Meravigliosa interpretazione di Jeanne Moreau, che indossa il film a 360 gradi.
leggi la recensione completa di claudio1959Davvero solo un "revenge movie", o un giallo "hitchcockiano", condotto dal regista (e dalla straordinaria Moreau) come una ironica sfida?
leggi la recensione completa di laulillaA mio avviso, è riuscito solo per metà.
leggi la recensione completa di Carlo Cerutiun film all'americana per il francese truffaut, con idee del thriller ma unite ad un'ottima letture introspettiva della protagonista fatta di sguardi e parole,poche.bellissima la marcia funebre come sigla di chiusura.
commento di bellahenryGrande Moreau; bravo Truffault, ma meno che negli altri suoi film degli stessi anni, forse perché guarda troppo agli amati registi anglosassoni.
commento di fornaroloUn film come solo lui sapeva farne.
commento di salussoc'è beatrix che tutti kill senza bill ma con hermann senza hitch
commento di pinoxx8
commento di incallitotruffaut rende omaggio a Hitch (la sequenza iniziale ricorda Marnie) e lo fa con un giallo ben fatto, in piro stile Dark
commento di Dr.Lynch