Regia di Carlo Carlei vedi scheda film
Un pubblico ministero calabrese, Alberto Lenzi, indaga sulla morte violenta di un collega. Scopre così che l’uomo stava occupandosi di un traffico di rifiuti tossici in cui era coinvolta la malavita.
Il paragone inevitabile è quello con il commissario Montalbano: trattandosi di un film televisivo che racconta una storia nera-poliziesca di fantasia ambientata nel sud Italia con protagonista Luca Zingaretti, sì: è davvero inevitabile l’immediato accostamento. E francamente Il giudice meschino non si preoccupa neppure tanto di discostarsi da tale impronta: in fin dei conti il pubblico di destinazione – piccolo schermo, sponda Rai – è il medesimo e sarebbe inutile negare l’evidenza. Questo lavoro parte da un romanzo di Mimmo Gangemi, trasformato in sceneggiatura dall’esperto Giancarlo De Cataldo, e della regia si occupa Carlo Carlei, altra garanzia per questo tipo di prodotti; nel cast compaiono inoltre Luisa Ranieri, Andrea Tidona, Gioele Dix, Paolo Briguglia, Claudio Castrogiovanni, Domenico Centamore, Massimiliano (figlio di Lando) Buzzanca, Giacomo Battaglia. L’intreccio è piuttosto solido per essere una fiction tv, ma d’altronde lineare alla massima potenza; la confezione adeguatamente curata. 4/10.
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