Ambientato a Prato, il film si articola in due diversi episodi. Il primo racconta la storia di Giulio, un giovane cassaintegrato che, dopo aver perso per l'ennesima volta la lotteria indetta dal padrone della ditta per cui lavora per determinare chi lavorerà il mese successivo, viene convinto a sbarazzarsi di un collega anarchico. Il secondo episodio, invece, narra di Kan, un giovane studente cinese che tutti chiamano Giulio e della sua amicizia con Maurino, un vecchio giocatore di carte che lo instrada al piacere del gioco e lo avvia verso una rivincita nei confronti di un passato turbolento.
Note
Avevamo lasciato i ragazzacci pratesi del collettivo Snellinberg alle prese con inseguimenti ed estremizzazioni grottesche del poliziottesco in La banda del brasiliano, li ritroviamo in una commedia in due episodi dal respiro corto. Dopo aver lanciato una bomba nel cinema di genere per scardinarlo e riaffermarlo parodicamente, si adeguano supini a ciò che il (nuovo) genere impone, perfezionando a tavolino l’aspetto tecnico a discapito di quella veracità anarchica che tanto aveva colpito all’esordio. I Calibro 35, però, continuano a suonare davvero bene.
“Che ha questo ragazzo, signora? L'è un cencio! È malato?”
“È cassintegrato.”
Giulio (Gabriele Pini) è un ragazzo 32enne di Prato depresso e immalinconito, lasciato dalla fidanzata e in cassa integrazione, con la ditta che ogni mese stabilisce con una surreale lotteria quale dipendente lavorerà di volta in volta.… leggi tutto
Lo dicono tutti e molto spesso ci azzeccano: l’opera seconda è sempre la più ostica per chi, al debutto, ha stupito favorevolmente. Avevamo lasciato i ragazzacci pratesi del collettivo Snellinberg alle prese con inseguimenti ed estremizzazioni grottesche del poliziottesco in La banda del brasiliano, li ritroviamo in una commedia in due episodi dal respiro corto. Dopo aver lanciato una bomba… leggi tutto
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Un…
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